Strage di Bologna, Vinciguerra: "Le stragi le faceva chi lavorava per lo Stato".
Strage di Bologna, Enzo Vinciguerra: "Le stragi le faceva chi lavorava per lo Stato. I nemici principali non erano i comunisti, ma erano quei partiti al servizio degli Stati Uniti d'America" - [26 maggio 2021] Dopo il consulente della procura generale è stato sentito Vincenzo Vinciguerra, ex terrorista di destra ancora in carcere per la strage di Peteano. “Io ho ucciso uomini e militari in posti isolati, ma le stragi sono responsabilità dello Stato. Chi ha operato per lo Stato ha colpito nel mucchio, io ho colpito lo Stato nelle persone dei suoi rappresentanti in divisa”. Dopo aver testimoniato nel processo sulla strage del 2 agosto 1980 a carico dell'ex Nar Gilberto Cavallini, l'ex terrorista di estrema destra Vincenzo Vinciguerra - reo confesso della strage del 1972, in cui morirono tre Carabinieri – è tornato in Corte d'Assise a Bologna per deporre in un altro procedimento sull'attentato alla stazione ferroviaria. Nel corso della sua testimonianza, che proseguirà venerdì 4 giugno, Vinciguerra ha fatto quello che ha sempre fatto durante tutti i processi sull’eversione nera a cui a preso parte. Vinciguerra si è infatti smarcato dai gruppi di estrema destra legati ai Servizi, dipingendosi come una persona che agiva contro lo Stato, e non in accordo con esso, o con alcune sue parti. Nel ricostruire il proprio percorso all’interno di questi gruppi, come Ordine Nuovo o Avanguardia Nazionale, ha spiegato che all’epoca c’era in Italia “una destra alle dipendenze dello Stato per impedire l’ascesa del Partito comunista, con l'obiettivo di creare una democrazia autoritaria”. Gruppi infiltrati e sostenuti dai servizi segreti. “Mentre io – ha spiegato - pur avendo sempre fatto una politica attiva contro il comunismo, consideravo come nemici principali quelle forze asservite all’America”. Da qui, raccontare come nel coso degli anni, c’era stata la sua successiva perdita di fiducia in persone come Carlo Maria Maggi, uno dei leader di Ordine nuovo, e Stefano Delle Chiaie, ritenuti da Vinciguerra collusi con apparti dello Stato. “Di Delle Chiaie – ha aggiunto – mi fidavo ed ero amico, poi col tempo ho capito che anche lui riferiva agli apparati”. [https://bologna.repubblica.it/dossier/diario-processo-2-agosto-strage-di-bologna/2021/05/29/news/bologna_2_agosto_strage_p2_servizi_segreti_giannuli_paolo_bellini-303324073/] 🔴 Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi: https://www.youtube.com/channel/UCCIqnL3o-fjsG7DyuvCfDpg/join #facciadamostro #trattativastatomafia #matteomessinadenaro #processo agostino #ndrangheta #malgradotutto #ndrangheta stragista #falange armata
Strage di Bologna, Enzo Vinciguerra: "Le stragi le faceva chi lavorava per lo Stato. I nemici principali non erano i comunisti, ma erano quei partiti al servizio degli Stati Uniti d'America" - [26 maggio 2021] Dopo il consulente della procura generale è stato sentito Vincenzo Vinciguerra, ex terrorista di destra ancora in carcere per la strage di Peteano. “Io ho ucciso uomini e militari in posti isolati, ma le stragi sono responsabilità dello Stato. Chi ha operato per lo Stato ha colpito nel mucchio, io ho colpito lo Stato nelle persone dei suoi rappresentanti in divisa”. Dopo aver testimoniato nel processo sulla strage del 2 agosto 1980 a carico dell'ex Nar Gilberto Cavallini, l'ex terrorista di estrema destra Vincenzo Vinciguerra - reo confesso della strage del 1972, in cui morirono tre Carabinieri – è tornato in Corte d'Assise a Bologna per deporre in un altro procedimento sull'attentato alla stazione ferroviaria. Nel corso della sua testimonianza, che proseguirà venerdì 4 giugno, Vinciguerra ha fatto quello che ha sempre fatto durante tutti i processi sull’eversione nera a cui a preso parte. Vinciguerra si è infatti smarcato dai gruppi di estrema destra legati ai Servizi, dipingendosi come una persona che agiva contro lo Stato, e non in accordo con esso, o con alcune sue parti. Nel ricostruire il proprio percorso all’interno di questi gruppi, come Ordine Nuovo o Avanguardia Nazionale, ha spiegato che all’epoca c’era in Italia “una destra alle dipendenze dello Stato per impedire l’ascesa del Partito comunista, con l'obiettivo di creare una democrazia autoritaria”. Gruppi infiltrati e sostenuti dai servizi segreti. “Mentre io – ha spiegato - pur avendo sempre fatto una politica attiva contro il comunismo, consideravo come nemici principali quelle forze asservite all’America”. Da qui, raccontare come nel coso degli anni, c’era stata la sua successiva perdita di fiducia in persone come Carlo Maria Maggi, uno dei leader di Ordine nuovo, e Stefano Delle Chiaie, ritenuti da Vinciguerra collusi con apparti dello Stato. “Di Delle Chiaie – ha aggiunto – mi fidavo ed ero amico, poi col tempo ho capito che anche lui riferiva agli apparati”. [https://bologna.repubblica.it/dossier/diario-processo-2-agosto-strage-di-bologna/2021/05/29/news/bologna_2_agosto_strage_p2_servizi_segreti_giannuli_paolo_bellini-303324073/] 🔴 Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi: https://www.youtube.com/channel/UCCIqnL3o-fjsG7DyuvCfDpg/join #facciadamostro #trattativastatomafia #matteomessinadenaro #processo agostino #ndrangheta #malgradotutto #ndrangheta stragista #falange armata